Le bufale, artefici del prezioso oro bianco, nell’inedita veste di attrici. L’occasione sono le riprese per uno spot istituzionale del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che andrà in onda nel prossimo autunno sulle principali reti televisive nazionali e online.
Le testimonial d’eccezione sono cinque bufale grandi e una piccola di appena 20 giorni e il primo set scenografico è stato la Reggia di Caserta, ma presto ci saranno nuove tappe nelle zone più rappresentative delle aree di produzione della mozzarella Dop, tra Campania, basso Lazio e Foggiano. “Questo che stiamo girando – ha infatti spiegato Gennaro Testa del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana – non è uno spot classico. Vogliamo porre in relazione il territorio con i tesori: ecco perché ci saranno alcune scene con Napoli, Paestum, il Circeo e la zona del Gargano in Puglia”.
“L’aspetto principale della campagna – ha aggiunto il direttore del Consorzio Pier Maria Saccani – è la contestualizzazione del prodotto da un punto di vista geografico. Con questo video vogliamo infatti sottolineare il legame del bene culturale con il territorio. Il nostro intento, inoltre, è fare della mozzarella un trait d’union tra tutti i beni culturali del centro-sud Italia”.
Insomma, la mozzarella di bufala, oltre che al settore agroalimentare italiano, ambisce ora a fare da traino anche a quello culturale, in un binomio dall’enorme potenziale, che non può che promettere bene.