La nuova sede del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, le Regie Cavallerizze della Reggia di Caserta, ha aperto le proprie porte alle iniziative di alternanza scuola lavoro. Un ulteriore riconoscimento dell’importanza del contributo dei giovani alla crescita della filiera bufalina.
L’11 novembre il Consorzio ha accolto per la prima volta un gruppo di studenti, provenienti dal corso in “Servizi commerciali” dell’Istituto tecnico superiore “Enrico Mattei” di Aversa. I trentasei ragazzi, accompagnati da due docenti, hanno prima visitato un’azienda agricola, per poi arrivare alle Regie Cavallerizze, dove hanno avuto modo di conoscere le funzioni e l’organizzazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella, nonché le sue iniziative volte alla crescita del settore. Inoltre non è mancato un momento di riflessione sulle principali problematiche che minacciano oggi la crescita della filiera DOP: la contraffazione e la concorrenza sleale.
E ancora, gli studenti hanno seguito una lezione a cura dello chef Peppe Daddio della scuola di cucina Dolce&Salato di Maddaloni, in cui hanno potuto toccare con la mano la versatilità del latticino in cucina, e degustare ricotta e mozzarella di bufala campana DOP. Nel corso della giornata, è stato possibile per i giovani anche visitare la Reggia di Caserta, a consolidamento del binomio tra eccellenze agroalimentari e beni culturali che è proprio alla base del nuovo corso del Consorzio.
“I giovani e la formazione – ha sottolineato il presidente, Pasquale Raimondo – sono due elementi fondamentali per il corretto sviluppo del settore. Per mantenere livelli di eccellenza qualitativa del prodotto è indispensabile un investimento sulle nuove generazioni: questa è una delle priorità del Consorzio che intende perseguire con il progetto di sinergia con la Reggia di Caserta”.
L’obiettivo del percorso di formazione è allora quello di favorire la conoscenza e le potenzialità di un settore già piuttosto giovane – con il 33% di under 32 e l’86% di under 50 – e incentivare così sempre di più il ricambio generazionale, grande leva per l’innovazione della filiera.
Ciao, grazie molte dell’articolo, l’ho letto con attenzione e mi è piaciuto.