La filiera produttiva della mozzarella di bufala campana gode di buona salute. Lo conferma Fiera Agricola, il grande evento dedicato all’agroalimentare tenutosi a Pastorano (Caserta) dal 22 al 25 aprile. Il nostro oro bianco ne è stato tra i protagonisti, anche grazie a un convegno intitolato “Dove va la Mozzarella di Bufala Campana Dop? Dalla tracciabilità di filiera ai nuovi orizzonti”. Per l’occasione, sono stati illustrati per la prima volta i numeri definitivi sulla tracciabilità del comparto. Ed è stato comunicato che il prezzo del latte si è attestato sopra 1 euro e 40 centesimi alla stalla, dopo essere crollato durante la crisi a 70 centesimi.
Prezioso si è rivelato il lavoro congiunto del Ministero delle politiche alimentari e forestali (Mipaaf), del Dipartimento per la Qualità Alimentare e dell’Istituto Zooprofilattico per il Mezzogiorno, che ha permesso di implementare la tracciabilità della filiera e di porre le basi per futuri obiettivi, quali la creazione di nuovi prodotti, la conquista di nuovi mercati e la certificazione dell’origine sulla base dello studio delle espressioni del Dna.
Qualche numero. Secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico, in Italia – fra imprese della filiera bufalina Dop e non Dop – sono presenti: 1551 allevamenti (1103 solo in Campania), 285 intermediari di latte e ben 358 caseifici (di cui 188 in Campania). In base ai rilevamenti dell’ente certificatore DQA, limitatamente all’area “di origine protetta”, si contano al 31 dicembre 2015 1371 allevamenti, 14 raccoglitori e 102 caseifici certificati per la Dop.
Nel 2015 il Dipartimento ha portato a termine ben 856 ispezioni: 609 negli allevamenti bufalini, 34 dai raccoglitori di latte e 213 nei caseifici, con ben 2080 prelievi ed analisi effettuati. Ebbene, dagli accertamenti è emerso che su 230 milioni di kg di latte di bufala idoneo per la produzione di mozzarella Dop, sono stati trasformati in oro bianco 185 milioni di kg, pari a più di 41 milioni di kg di mozzarella Dop. Ciò vuol dire che 45 milioni di kg di latte bufalino idoneo per la Dop vengono congelati per il non Dop o per altri prodotti, quando invece potrebbero avere una destinazione ben più remunerativa, ad esempio aprendo a nuovi mercati e allungando la vita dei prodotti sugli scaffali.
Insomma, i dati presentati alla Fiera restituiscono un’immagine positiva della filiera, e confermano l’importanza dei controlli e della ricerca per far crescere il settore e portare sempre più in alto il nome della mozzarella di bufala campana nel mondo.